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Nemmeno in Germania ci sono più i treni di una volta


Pendolari in banchina


E’ iniziato un grosso sciopero delle ferrovie tedesche, (Deutsche Bahn) che durerà sei giorni: i treni passeggeri non saranno in servizio fino a lunedì, mentre i treni merci avevano già interrotto l’attività alle 18 di ieri. Lo sciopero è il più lungo degli ultimi dieci anni e si prevede che provocherà moltissimi disagi non solo ai viaggiatori nazionali, come i pendolari e i turisti, ma anche alla viabilità europea. La Germania è infatti un punto di snodo centrale per l’Europa: sei corridoi merci europei su dieci passano attraverso il paese, e sicuramente che si accumuleranno ritardi a cascata un po’ ovunque.

Lo sciopero è stato convocato dal sindacato dei ferrovieri, che si chiama GDL, “Gewerkschaft Deutscher Lokomotivführer” e rappresenta circa 40mila dipendenti delle ferrovie. Da tempo chiede il miglioramento delle condizioni di lavoro: la riduzione della settimana lavorativa da 38 a 35 ore senza alcuna riduzione della retribuzione, 550 euro in più al mese per i lavoratori, e un sistema di compensazione per l’inflazione da rinegoziare ogni 12 mesi.

Finora l’azienda non si è mostrata disposta ad accettare le richieste e ha fatto una controfferta che è stata a sua volta rifiutata dai sindacati: la Deutsche Bahn li ha accusati di «tenere il paese in ostaggio» perché ulteriori tagli all’orario di lavoro aggraverebbero una carenza di lavoratori che sta mettendo in difficoltà il sistema ferroviario già da anni. La Deutsche Bahn è sotto pressione da tempo e non riesce ad assicurare la puntualità e la frequenza dei treni, per mancanza di fondi pubblici, con un buco miliardario nel rinnovamento delle infrastrutture e per la mancanza di personale.e la minaccia di uno sciopero dei macchinisti.

Nella sua edizione domenicale il tabloid Bild ha rivelato che a novembre i servizi a lunga percorrenza della Deutsche Bahn hanno fatto registrare un vero record di ritardi, mai raggiunto almeno negli ultimi otto anni.  Quasi la metà (48%) dei treni ad alta velocità ICE e degli IC della compagnia hanno subito ritardi.

Un portavoce di DB ha detto che tre quarti dei treni a lunga percorrenza sono stati ritardati a causa di almeno un cantiere lungo i binari.

Nel gennaio di quest’anno il livello di puntualità era pari al 73,2%, per scendere al 63,5% a metà anno e raggiungere il punto più basso o scorso novembre col 52% spaccato.

La pubblicazione del rapporto sui ritardi dei treni è coincisa anche con le interruzioni dei trasporti pubblici a causa di forti nevicate.

Pochi giorni fa la stazione ferroviaria principale di Monaco è stata chiusa e i servizi ICE e IC sono stati sospesi, con pesanti ripercussioni per tutto il week end.

Il governo tedesco e DB avevano annunciato congiuntamente a settembre scorso un importante piano di ammodernamento della rete ferroviaria, da completare entro il 2030.

La Deutsche Bahn ha una struttura proprietaria insolita: è stata privatizzata negli anni Novanta dopo la riunificazione tedesca, e segue dunque le logiche e le leggi delle aziende private, ma rimane comunque sotto il controllo del governo, visto che è formalmente posseduta ancora dallo stato

Nonostante l’aggravarsi della tensione tra il sindacato e l’azienda, la questione non è mai arrivata al governo del cancelliere Olaf Scholz, secondo cui non sarebbe appropriato per il governo tentare di risolvere una controversia di questo tipo. Lo sciopero arriva inoltre in un momento di grande impopolarità di Scholz.

 

Proseguono i trasferimenti delle E656 accantonate

In appalto la ricostruzione della Caltagirone-Gela


il ponte subito dopo il crollo-poi demolito totalmente dopo qualche anno


“Dopo quasi dieci anni d’attesa si concretizza un’opera che sarà emblematica del rilancio infrastrutturale della Sicilia di questi anni” Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, a seguito della pubblicazione della gara per la progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di ricostruzione del Viadotto al km 326+645 della linea Lentini diramazione — Gela

 È stata infatti pubblicata la gara di Rfi per la progettazione e la ricostruzione del viadotto ferroviario fra Caltagirone e Niscemi, infrastruttura il cui crollo, nel 2011, determinò la chiusura della tratta fra Caltagirone e Gela.

Vanno a gara lavori per circa dieci milioni che restituiranno nuova vita a una linea ferroviaria fino a oggi dimenticata da tutti ma su cui, negli ultimi tre anni, il Governo Musumeci ha riportato l’attenzione nazionale proprio per rilanciare il treno sulle tratte più periferiche e penalizzate in Sicilia, abbiamo riattivato la Caltagirone-Catania e introdotto il taglio del costo del biglietto. Ora al più presto vogliamo riagganciare alla tratta il percorso fino a Gela.